“Se creatività, adattamento e flessibilità sono sinonimo di intelligenza, l’intelligenza neotenica è il nome che racchiude tutte queste capacità”.

VINCENZO GALATRO

«È dentro noi un fanciullino … »

G. PASCOLI

L’Intelligenza Neotenica è la fonte dell’intelligenza creativa. Siamo stati bambini e la potenza dell’origine risiede in ciascuno di noi.

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Con riferimento alla radice etimologica, neotenia significa “tendenza alla gioventù (dal greco, νέος “nuovo, giovane” e τείνω “tendo”, νεος τεινειν “mantenimento del nuovo, di aspetti originali” ).

Viene definito neotenìa il fenomeno evolutivo per cui negli individui adulti di una specie permangono caratteristiche morfologiche e fisiologiche tipiche delle forme giovanili.

Konrad Lorenz, etologo famoso per i suoi studi sull’imprinting, premio Nobel per la Medicina e per la Fisiologia, aveva osservato tale fenomeno e stabilito quali fossero le caratteristiche fisiche specifiche denominate “segnali infantili”.

Secondo gli studi di Lorenz, questi sono i segnali infantili comuni:

  • testa grossa/tondeggiante;
  • viso piccolo rispetto al resto del cranio;
  • fronte convessa;
  • muso corto;
  • occhi grandi e tondi;
  • guance paffute;
  • arti corti e corpo tozzo;
  • pelle morbida;
  • andatura goffa;
  • comportamento giocherellone.

La neotenia può essere importante per fornire un più ampio spettro di adattabilità ambientale rispetto alla specie ancestrale più specializzata.

Diversamente dai primati, gli esseri umani continuano ad apprendere per tutto il ciclo della loro vita.

Pertanto, l’intelligenza neotenica è la capacità dell’uomo, in ogni fase o età della vita, di rispondere agli stimoli ambientali in modo creativo, raccogliendo ed elaborando i dati dell’esperienza in modo da ottenere un risultato che agisca sull’ambiente in modo originale.

Secondo gli studi e le ricerche del Dr. Prof. Vincenzo Galatro, caratteristiche sintomatiche comuni dell’intelligenza neotenica sono:

  • curiosità;
  • semplicità;
  • entusiasmo;
  • gioia;
  • voglia di apprendere
  • assenza di giudizio;
  • assenza di pregiudizio;
  • assenza di credenze limitanti;
  • giocosità e simpatia;
  • sete di conoscenza e di sapere;
  • apertura mentale;
  • tolleranza;
  • inclinazione alla collaborazione;
  • capacità di adattamento;
  • resilienza;
  • sincerità;
  • bellezza;
  • armonia;
  • felicità;
  • sorriso;
  • determinazione e costanza;
  • spontaneità;
  • fiducia nelle proprie capacità.

Si tratta di un elenco non esaustivo, ma semplicemente indicativo, per dare un’idea, un esempio di ciò che rende visibile questa particolare forma di intelligenza, quella Neotenica, caratterizzata dalla prerogativa degli esseri umani di crescere rimanendo giovani,  mantenendo o sviluppando le più importanti caratteristiche del bambino e dell’infanzia.

Ciò che in un primo momento possono sembrare segnali infantili, sono invece caratteristiche dell’intelligenza neotenica che, senza alcuni dubbio, possono avvantaggiarci in diversi momenti della nostra vita, in più campi o discipline, dotandoci di un notevole vantaggio competitivo rispetto a chi agisce solo e soltanto nell’ottica della razionalità e della limitata logica adulta.

Per esempio, l’intelligenza neotenica ci permette di vivere nel presente, e focalizzarci soltanto su ciò che stiamo vivendo o facendo. Una caratteristica peculiare dei bambini, ma che da adulti può fare la differenza in termini di maggiore concentrazione, benessere psico-fisico, maggiore produttività, ma anche più relax e resilienza allo stress.

L’adulto vive costantemente nel mondo dei pensieri e dei concetti, tra passato e futuro.

E il presente? Vivere nel presente è una caratteristica dell’intelligenza neotenica.

Altre caratteristiche sono: immaginazione, creatività, gioia, entusiasmo, gioco, assenza di giudizio, azione, sorriso, spontaneità, curiosità, assenza di pregiudizi e di pensieri o credenze limitanti, fiducia nelle proprie capacità, impegno e costanza, perdono, ecc.

I bambini hanno la capacità di contagiarci con le loro ambizioni, la loro voglia di vivere, di conoscere, imparare e sperimentare, ci stupiscono per la loro forza e l’allegria, il loro modo di adattarsi con facilità ai cambiamenti.

C’è molto da imparare da loro, anzi dovremmo tornare ad essere tutti un po’ bambini!

“Un bambino può insegnare sempre tre cose ad un adulto: a essere felice  senza motivo,a essere sempre occupato con qualche cosa, e a pretendere con ogni sua forza quello che desidera”.

PAULO COELHO

L’intelligenza neotenica che deriva dalla nostra immaturità alla nascita e dal conservare per tutto lo sviluppo le caratteristiche fetali (per esempio la plasticità neuronale)  è quindi ciò che permette di mantenere per tutta la vita la capacità di essere creativi  (elaborare in modo creativo i dati dell’esperienza) e permette al genere umano la peculiarità di assenza di adattamento ad un ambiente specifico.

La fluidità degli schemi e delle operazioni mentali, l’assenza di adattamenti biologici e di istinti specializzati, la necessità di una trasmissione di elementi culturali al posto di pattern comportamentali ereditari ha tuttavia  favorito l’emergere del linguaggio come capacità di creare significati, dell’immaginario e di quello che si chiama “mondo interiore”.

Si tratta di un mondo di contenuti mentali, emotivi, che rimane in gran parte inconscio per tutta l’esistenza, senza un accesso diretto alla coscienza a meno di un lavoro specifico mirante ad imparare a entrare in ascolto ed in relazione – almeno parzialmente – con queste parti interiori.